Tinto di blu... il cielo di Sarnano omaggia le EGirls.
Eurogymnica non si ferma più.
Dopo la conquista del Titolo Italiano di Serie A2, solo due mesi fa, le EGirls
tornano sul gradino più alto del podio del Nazionale di Squadra Allieve Gold 1
e lo fanno in terra marchigiana, nel piccolo comune di Sarnano, in provincia di Macerata.
Sotto l'egida della Federazione Ginnastica d'Italia, l'evento è stato organizzato dalla Società Ginnastica Fabriano, club leader in Italia nell'ultimo quinquennio, che avrebbe dovuto ospitare la competizione nello storico Palasport cittadino, oggetto però di importanti lavori di ristrutturazione. Famosa in tutto il mondo per la produzione della carta a mano, sarebbe stata la sede ideale per scrivere una pagina importante, se non leggendaria, della ginnastica ritmica per Eurogymnica e forse per tutto il movimento piemontese dei piccoli attrezzi.
Ci ha pensato il solito duo delle meraviglie, Tiziana Colognese ed Elisa Vaccaro, storiche e inseparabili allenatrici, a portare da Torino tutto il necessario per ovviare al contrattempo e incidere i nomi delle quattro stelline blu, non più sul pregiato manufatto, ma a fuoco, nel palmares del club del nsotro presidente Luca Nurchi.
Il quartetto sceso in pedana sabato aveva dovuto precedentemente affrontare la fase regionale che dava diritto di ammissione diretta ai nazionali e che aveva fatto nascere tante polemiche per una gestione della giuria che in altri sport verrebbero definita scandalosa.
Ma si sa, la ritmica è più uno sport di fioretto che di alabarda e le nostre, seppur con l'amaro in bocca, avevavno dovuto far buon viso, tirarsi su le maniche e buttarsi sulla fase interregionale, superata agevolmente, dominata. La prestazione di Biella lasciava presagire una finale nazionale da protagonista e così è stato.
Inutile negare che in società si ambiva ad un posto sul podio, sfuggito l'anno precedente per un'inezia.
Chiara Cortese, Sara Parente, Anna Russo e Tea Semeraro
hanno affrontato le qualificazioni, che davano accesso alla finale ad otto squadre, concentrate ma troppo contratte, tese. Nonostante la giovane età e una buona dose di spregiudicatezza, il peso della responsabilità nei confronti delle compagne di squadra e dello staff, con il quale si è lavorato per mesi, non può lasciare indifferenti. Le sicurezze vengono erose pian piano e la mancanza di esperienza può giocare brutti scherzi.
Le ginnaste erano comunque riuscite ad agguantare la piazza d'onore lasciandosi dietro altre 26 squadre e vedendosi superate solamente dall'Armonia d'Abruzzo, in vantaggio di oltre quattro punti. L'esercizio collettivo, che vede impegnate al corpo libero tutte le ginnaste della squadra, otteneva un punteggio di 24,650 mentre l'esercizio in successione con Chiara e Anna rispettivamente al nastro e al cerchio, quello di 22,250.
Ancora Chiara, questa volta in coppia con Sara, faceva registrare un 23,75 nell'esercizio con le due palle e infine, sempre Sara con il nastro, otteneva 22,050 nell'esercizio individuale. Un totale di 92,700 che dava l'accesso alla finale ma che, viziato da troppe imperfezioni e da qualche errore, non rispecchiava il potenziale della squadra.
Nella lunga attesa prima della finale, il gruppo davvero coeso ha avuto tempo per analizzare gli errori, elaborarli e ricaricare le batterie. Un lavoro affidato alle due tecniche la cui esperienza ha fatto la differenza, così come la scelta strategica della formazione da mandare in campo. Nella finalissima infatti gli esercizi sono solamente tre e non quattro ed è dunque responsabilità delle allenatrici scegliere tra l'esercizio in successione e quello individuale.
Sorteggiate come quarta squadra a scendere in pedana, proprio prima delle principali contendenti di Chieti, il quartetto ha ripetuto prima l'esercizio collettivo al corpo libero (25,100), poi quello di coppia Chiara/Sara (24,750) ed infine quello individuale, sempre di Sara al nastro (25,100).
Tutti e tre gli esercizi hanno visto sensibilmente incrementato il singolo punteggio della fase di qualificazione, facendo lievitare il totale definitivo a 74,950. Un punteggio pesante che deve aver influito anche moralmente sulle teatine, che non sono riuscite a ripetere la brillante performance del mattino e che si sono dovute accontentare di un 72, 650 e della piazza d'onore.
Un recupero di ben 6 punti quello operato da Eurogymnica, dalla fase di qualificazione a quella finale. Terzo posto per un'altra grande della ritmica italiana, l'ASU Udinese: 69,400
A quel punto, seppur la scaramanzia suggerisse di attendere il fine gara e il passaggio di tutte e otto le squadre, il capolavoro poteva già dirsi completato. Una media di quasi 25 punti ad esercizio, tanti per ginnaste di così giovane età, con la coppia e l'individuale a svettare su tutti e a spingere il Titolo in direzione Torino.
Pubblicato sul maxischermo anche l'ultimo punteggio dell'ultima squadra in gara, si è scatenato finalmente un urlo liberatorio da parte di tutti i tifosi dell' Onda Blu, la torcida di Eurogymnica, che è rimbombato nel palasport e la cui eco si e poi persa a tarda ora, fra le vie medievali della cittadina, arrestandosi solo in qualche ristorante tipico del luogo.
Anche l'inno di Mameli ha fatto il suo, strappando, come tradizione, più di una lacrima agli emotivi e sancendo la fine di una splendida avventura.
Con questo alloro nazionale Eurogymnica vince il trentottesimo titolo italiano
della sua storia e il secondo in poco più di due mesi da quello che ha laureato l'azzurra Alessia Leone
e compagne campionesse italiane di Serie A2, promosse nella massima serie.
L'affermazione in un campionato riservato alle ginnaste di altissima caratura nel massimo della loro carriera come la Serie A, abbinato a quella di Sarnano, dedicato invece alle ginnaste emergenti, è sicuramente la nota più positiva, che dà l'esatta misura del livello raggiunto da nostro club e che evidenzia chiaramente la continuità tra generazioni che permetteranno ad Eurogymnica di primeggiare ancora a lungo. Così come capita in tutti gli sport, oltre ai talenti, a fare la differenza conta la struttura societaria, la capacità di programmare e di investire in maniera ottimale quelle poche risorse economiche a disposizione degli sport minori e quelle immense risorse umane che nel mondo dell'associazionismo sportivo sembrano, fortunatamente, inesauribili.
Non a caso, da quando nel lontano 2014 Eurogymnica ha creato la prima accademia di specializzazione del Piemonte, HDemia
con sede a Chivasso, i risultati non hanno più smesso di arrivare, tanto che lunedì alla ripresa degli allenamenti, nella struttura sportiva tutte le ginnaste presenti avevano vinto almeno un titolo italiano nella loro carriera: un bel vedere!
Da segnalare sempre in ottica futura anche il quinto posto delle giovanissime Allieve 3, Anastasia Caranfil, Arianna Cortese e Isabel Coconi Santoni
e il tredicesimo per le Allieve 2 Giulia Capriolo, Emma Ardito e Elena Ferraris.
I festeggiamenti sono però da rimandare. Già il prossimo weekend la comunità biancoblu
si trasferirà a Folgaria, in Trentino, per affrontare la fase finale del Campionato italiano di Insieme Open
che vedrà in contemporanea anche lo svolgimento della più importante competizione individuale, gli
Assoluti, con Alessia Leone che si propone come protagonista e la squadra campione regionale (Aurora Bertoni, Laura Golfarelli, Virginia Cuttini, Sofia Albertone e Carlotta Lo Muscio) concentrata sull'obiettivo finale ad otto.
Senza dimenticare la trasferta di un'altro pilastro di EG, Stefania Straniero, impegnata nel Campionato Nazionale Francese, tra
le fila del Club Gymnique de Rillieux.
Sarnano, 21 maggio 2022